La stranezza è un film di Roberto Andò che di “stranezze” ne racchiude diverse, come l’incontro inaspettato tra Giovanni Verga e Luigi Pirandello e due becchini con la passione per il teatro. O come il trio paradossale composto da Ficarra e Picone e Toni Servillo. Situazioni paradossali per una commedia surreale che funziona magnificamente bene.
La stranezza – la trama
Siamo nella Sicilia del 1920. Nofrio e Bastiano sono due becchini con la passione per il teatro, alle prese con una commedia teatrale intitolata “La trincea del rimorso, ovvero Cicciareddu e Pietruzzo”.
La Stranezza, con Ficarra e Picone e Toni Servillo
Nel frattempo l’occasione dell’ottantesimo compleanno di Giovanni Verga riporta Luigi Pirandello in Sicilia. La morte della balia di quest’ultimo è il motivo che porta all’incontra tra i due becchini Nofrio e Bastiano e il drammaturgo Pirandello.
Pirandello va a vedere l’opera amatoriale dei due becchini con i quali nel frattempo stringe un rapporto quasi d’amicizia. In quel periodo il drammaturgo è in crisi creativa e proprio nel vedere l’opera in questione trae ispirazione per uno dei suoi lavori più importanti: “Sei personaggi in cerca d’autore”.
Produzione e distribuzione
La Stranezza è un film italiano del 2022, diretto da Roberto Andò, insieme a Massimo Gaudioso e Ugo Chiti. Gli interpreti principali sono Toni Servillo e il duo Valentino Picone e Salvatore Ficarra.
Il film è stato girato principalmente in Sicilia, tra Palermo, Trapani, Catania ed Erice, tra febbraio e marzo 2022.
Il primo trailer è stato diffuso il 26 settembre 2022 e il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 27 ottobre 2022.
Roberto Andò – regista de La Stranezza
Alla regia troviamo Roberto Andò che riesce a creare un’opera che è un omaggio all’arte teatrale in tutte le sue sfaccettature, a due grandi maestri quali Giovanni Verga e Luigi Pirandello. La scelta del trio è magistrale, con Toni Servillo nei panni di Pirandello e Ficarra e Picone che sono un vero colpo di genio entrando perfettamente in quella che è la parte dei due co-protagonisti.
Roberto Andò, dal canto suo, è anch’esso siciliano e ciò rende il film anche un omaggio alla sua terra e alla sua storia letteraria e teatrale.
È uno scrittore, sceneggiatore, cineasta e regista teatrale. Il suo esordio fu proprio nel teatro.
Ficarra e Picone – Nofrio e Bastiano
Ficarra e Picone sono perfetti e geniali nei panni di Nofrio e Bastiano. Quest’ultimi non riescono a segnare un confine netto tra la realtà e la finzione, così come tra il comico e il drammatico.
Ficarra e Picone nei panni di Nofrio e Bastiano
Il ruolo loro è quello di interpretare maschere esageratamente drammaturgiche, forzatamente sopra le righe, superando il confine tra il tragico e il comico.
La scelta di un duo di questo tipo sembra essere ricorrente nelle trasposizioni delle opere di Pirandello. Essi ricordano, infatti, la scelta di Franco e Ciccio nel Kaos di Taviani, dove venivano trasposti quattro racconti pirandelliani tratti da Novelle per un anno.
La Stranezza ci porta nell’inizio novecento di Pirandello
Oggi le opere di Pirandello vengono ricordate come “classiche” ma spesso ci dimentichiamo che all’epoca erano considerate, invece, all’avanguardia, dirompenti, trasgressive e rivoluzionarie.
Andò in La Stranezza vuole ricordarcelo, aprendo una finestra sugli anni ’20. Anni durante i quali artisti come Pirandello volevano smascherare una realtà costruita. Erano anni bui, dove la realtà veniva travisata, oscurata, e dove, la finzione, inverosimilmente, si faceva portatrice di verità.
La Stranezza omaggia il teatro, in tutte le sue forme, gli artisti, tutti, anche quelli dilettanti e improvvisati, e mette in scena una storia semplice, ma assurda allo stesso tempo, dove il confine tra il palco e la vita reale non sempre è così riconoscibile.
