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Tolo Tolo il nuovo film di Checco Zalone

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Tolo tolo

Tolo Tolo è l’ultimo film di Checco Zalone, nelle sale dal 1° gennaio 2020.  Questo è il quinto film in cui Zalone è il protagonista, prima aveva recitato in Cado dalle nubi, Che bella giornata, Sole a catinelle e Quo vado?

Il film è stato scritto, diretto e interpretato dal comico e cabarettista, nonché imitatore e musicista Luca Pasquale Medici in arte Checco Zalone. La cui carriera inizia decollare grazie a Zelig. Il personaggio di Checco nasce però a Telenorba, ed è la parodia di un cantante pugliese neomelodico. La sua gag principale è quella di rivisitare in chiave neomelodica i principali generi musicali.

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Checco Zalone durante la lavorazione di Tolo Tolo

Dopo essere approdato al cinema come attore ecco Zalone interpretare anche i panni del regista, per la prima volta, in questo film. Un film di grandi numeri: nel film, infatti, figurano migliaia di comparse e anche la troupe è estesa a ben 120 persone. La scrittura della sceneggiatura invece è stata realizzata a quattro mani insieme a Paolo Virzì. Zalone scrive poi anche tutte le musiche del film, come ha fatto in precedenza per le altre pellicole. La lavorazione è stata particolarmente impegnativa e ha richiesto molti spostamenti: Marocco, Kenya, Roma, Bari, Acquaviva delle Fonti, Gravina di Puglia, Malta e Trieste.

La trama di Tolo Tolo

Siamo a Spianzzola, in Puglia, e Checco rifiuta il reddito di cittadinanza per gestire un ristorante di sushi. Ma dopo una fase iniziale in cui decolla, il progetto fallisce e, per sfuggire ai creditori, decide di scappare in Kenya, esattamente nella città di Malindi, una località costiera di Watamu. Inizialmente si improvvisa cameriere in un hotel, dove incontra Oumar, anche lui cameriere, che sogna però un futuro da regista.

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Checco insieme a Oumar durante la fuga dall’Africa

Qui assisterà all’inizio di una guerra e sarà quindi costretto ad emigrare, con lui l’amico Oumar. Checco punta ad arrivare in un Paese europeo in cui tasse e burocrazia siano meno pressanti. Il problema però è che non potrà prendere la strada semplice, dovrà infatti intraprendere la tortuosa rotta utilizzata dai migranti per fuggire dall’Africa. Si ritroverà così ad essere “l’unico granello di sale in un mondo di cacao“. Tolo è il nome che gli daranno e, nel continente africano, significa ingenuo, inadeguato e sarà proprio il piccolo Doudou a chiamarlo così per la prima volta. Riusciranno i nostri eroi a trovare un posto migliore?

La canzone Immigrato

A precedere il film, al posto del solito trailer, il video della canzone Immigrato, con un esplicito rimando a L’italiano di Cotugno e ispirazioni dal mondo di Celentano. Una canzone inedita, arricchita dalla solita ironia di Checco.

Questa canzone però ha subito scatenato le polemiche, in particolare il video realizzato per accompagnarla. In meno di 48 ore dalla pubblicazione ci sono state quasi 2 milioni di visualizzazioni su Youtube, dov’è nato un intenso scambio di commenti. Ad accompagnare giustizi entusiasti, c’erano anche moltissime critiche.

In particolare due parti hanno scatenato la furia dei social la strofa “Al semaforo sul parabrezza c’è una mano nera con la pezza” e il finale in cui Zalone è affacciato al balcone di casa con intorno molti immigrati in posa come fosse Mussolini.

Molti non hanno apprezzato, per esempio l’associazione Baobab che si occupa di accoglienza lo etichetta come: “Terribile e non fa ridere, c’è poco altro da commentare, nessun bisogno di addentrarsi in analisi di chissà quali sfumature: banale spazzatura per il mercato delle festività“. Ma ovviamente si tratta solo di una parodia nello stile tipico di Zalone.


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