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Come un gatto in tangenziale

Un'immagine di Come un gatto in tangenziale
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Come un Gatto in Tangenziale è un film italiano del 2017 diretto da Riccardo Milani. Soggetto e sceneggiatura sono di Riccardo Milani che ha lavorato a quattro mani con Paola Cortellesi, Furio Andreotti e Giulia Calenda.

Come un Gatto in Tangenziale

Il titolo deriva da un modo di dire comune, una metafora su qualcosa che non può durare. Destinato a finire sembra proprio il rapporto tra i due figli dei protagonisti: Monica interpretata dalla poliedrica Paola Cortellesi e Giovanni interpretato da Antonio Albanese.

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L’incontro tra i due mondi

Giovanni sta lavorando per conto del Parlamento Europeo, al rientro da Bruxelles scopre che la figlia Agnese (interpretata da Alice Maselli) si è fidanzata con Alessio (interpretato da Simone De Bianchi), entrambi tredicenni.

A spaventarlo non è scoprire il rapporto in sé quanto il fatto che Alessio vive nel quartiere romano di Bastogi. Mentre apprende la notizia incontra la madre di Alessio, Monica. Proprio Monica, ignara di chi sia Giovanni, in un diverbio gli sfonda il parabrezza dell’auto con una mazza da baseball.

Entrambi si trovano d’accordo sul fatto che i due ragazzi non dovrebbero frequentarsi, ma loro invece sembrano non notare le barriere sociali che li dividono. Per il bene dei ragazzi però  Monica e Giovanni saranno costretti a frequentarsi, sforzandosi di essere gentili ed educati.

Scopriamo così che Agnese ha i genitori divorziati, la madre Luce si è trasferita in Francia per coltivare la lavanda, mentre il padre cerca di crescerla da sola tra una trasferta e l’altra.

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Alessio invece vive con la madre e le zie, Pamela e Sue Ellen (note per essere cleptomani), mentre il padre Sergio (interpretato da Claudio Amendola) è in carcere per lesioni gravi da più di dieci anni.

Colpi di scena

La madre di Agnese è l’unica ad essere contenta del rapporto tra i due ragazzi, tanto che rientra in Italia a sorpresa. Monica quindi decide di invitarli tutti a casa sua per conoscerla. Ma all’arrivo nel quartiere vediamo già i primi segni di cedimento di Luce, che fanno crollare tutti i buoni propositi sbandierati in precedenza.

Giovanni invece si è ormai abituato all’ambiente e sembra quasi di casa, finché però a metà pranzo non arriva Sergio, il padre di Alessio. Sergio si pone subito in modo sprezzante nei confronti dei genitori di Agnese ponendo così termine al pranzo.

Monica che dapprima prende le parti di Sergio capisce che però Giovanni, quando parlava, lo faceva in buona fede e inizia a prendere in considerazione i suoi consigli per aprire un’attività in proprio.

La critica sociale di Come un Gatto in Tangenziale

Il tono del film è quello della commedia anche se non mancano momenti riflessivi sulla società che ci circonda. Lo scontro tra i due mondi raccontati è accentuato dal confronto tra le mete marittime delle due famiglie: Coccia di Morto e Capalbio.

La prima affollata, caotica e accessibile, la seconda sperduta, solitaria e frequentata da pochi eletti. Muovendosi nel percorso di avvicinamento tra le due realtà, forse fatte più di abitudini e convenzioni, i due protagonisti si fanno a modo loro amare facendoci sperare in un finale che li vede vicini.

Le due famiglie a Coccia di Morto

Le due famiglie a Coccia di Morto

Monica e Giovanni sono due estremi, ma tutti sono stati nei panni di uno e dell’altra almeno una volta nella vita. Come un Gatto in Tangenziale fra riflettere proprio su come cambi il punto di vista in base a dove stai guardando.

Il diverso non è solo chi arriva da paesi lontani come fa notare il parallelo tra Monica che vive a stretto contato con molte etnie e deve a suo modo adeguarsi e Giovanni che invece deve adeguarsi a Monica che però è romana come lui.


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