Ennio il nuovo film di Giuseppe Tornatore dedicato alla vita del Maestro della musica del cinema. Un grande compositore, che ha fatto la storia.
Ennio, da Nuovo Cinema Paradiso in poi
Il film è forte, aneddotico e vincente. Racconta la storia del Maestro Ennio Morricone da Nuovo Cinema Paradiso fino al film La Corrispondenza. Un arco temporale che va dal 1988 al 2016.
Ennio Morricone e Giuseppe Tornatore nel 2016 ai tempi dell’Oscar vinto dal compositore per Hateful Eight
Circa trent’anni di storia che hanno creato il mito del grande compositore del cinema. Cosa vedremo? Scopriamolo nei prossimi paragrafi (senza svelare troppo).
Scritto nel 2018…
Il film nasce come screenplay nel 2018, anno in cui viene scritto anche “Ennio. Un maestro” dall’autore Harper Collins. Un libro che non è altro che una lunga intervista realizzata conversando con Morricone, in cui si racconta e riprende argomenti e momenti della sua esistenza che narrano anche la storia di altri.
Insieme a lui, il protagonista assoluto, anche tutto l’entourage di colleghi musicisti, registi, attori e chi più ne ha più ne metta, basta che si tratti del mondo del cinema e dello spettacolo.
Testimonianze rilevanti che a loro volta raccontano una carriera straordinaria costellata di successi, fino all’Oscar vinto per la colonna sonora di The Hateful Eight alla veneranda età di 87 anni.
Ennio Morricone non morirà mai
Sono un classico le sue musiche e melodie. Diciamolo pure: è un classico lui. Come tale non morirà mai. Vive perennemente grazie alle musiche che ha scritto, perché le sue note sono nella testa di ognuno di noi.
Ennio Morricone durante un concerto dal vivo
Questo è anche il motivo per cui il film di Tornatore – Ennio (2022) – si apre con una brillante e modellante alternanza di movimenti di direzione d’orchestra e vita quotidiana.
Sin dalla prima scena ci si immerge a pieno nella sua vita; nella sua appassionata e competente carriera di musicista moderno e contemporaneo allo stesso tempo. Un uomo che ha dato spazio a diversi generi, dalla mentalità aperta e creativa.
Non solo Sergio Leone…
L’obiettivo di Tornatore con questo suo film è dimostrare e ricordare che Ennio Morricone è molto di più che lo strumentista e rumorista degli western di Sergio Leone.
Un pregiudizio accademico che lo ha accompagnato per tutta la sua esistenza e che alla fine non gli ha mai reso realmente giustizia fino in fondo.
Il film, anche per questo, non può essere racchiuso nel genere documentario: racconta si la vita di un uomo, ma ne racconta anche le emozioni e le paure che lo hanno accompagnato per tutta la vita.
Per questo noi di Supercinema lo etichettiamo nella categoria drammatico. Perché il pregio di Ennio di Tornatore sta anche nel montaggio armonico e puntuale di Massimo Quaglia e Annalisa Squillaci, che rendono ogni scena un momento della vita di un personaggio vero in cui chi guarda può riconoscersi.
Un racconto fluido
Concludiamo con qualche considerazione sul racconto. Tornatore ha creato una storia fluida e commovente. Ha preso parte al viaggio di un grande uomo e ne ha reso omaggio con un film che sicuramente verrà annoverato negli annali del Grande Cinema.
Si tratta di una pellicola ricercata, fisiologica che mette a disposizione di fan e curiosi delle storie del cinema. Una serie di storie realmente accadute che mostrano come sia cambiato anche il mondo dello spettacolo negli ultimi 30 anni e come insieme ad esso siano cambiate anche le persone che fanno il cinema.
Da vedere se vi piacciono le storie vere, ad un passo dal neorealismo.