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Cats (2020), i gatti ballerini di Andrew Lloyd-Webber

Cats di Tom Hooper
Cats, arrivano i gatti Jellicle

Cats è il titolo del nuovo film di Tom Hooper, uscito negli Stati Uniti a Dicembre 2019 e che in Italia è stato distribuito a Febbraio 2020. Si tratta di uno degli ultimi titoli usciti nelle sale prima che l’industria cinematografica italiana si confrontasse con la minaccia del Covid-19.

Il film si ispira all’omonimo musical di Andrew Lloyd-Webber, già regista del Phantom Of The Opera. Cats è a sua volta diventato un classico nella storia dei musical. In particolare, la versione del 1998 con Elaine Page nel ruolo di Grizabella è sicuramente fra le più iconiche.

Tom Hooper con il suo remake in live action riporta sul grande schermo la storia dei gatti Jellicle, con le canzoni originali del musical e abbondanti dosi di effetti speciali in CGI.

La storia di Cats

Cats inizia a Londra, quando i proprietari della giovane gatta Victoria (Francesca Hayward) abbandonano la povera micia in un vicolo buio. Victoria, che non è abituata a vivere per strada, e non sa spiegarsi perché i suoi abbiano deciso di sbarazzarsi di lei. Improvvisamente, però, dei gatti sconosciuti si avvicinano vorticando e si presentano come Jellicle Cats.

Victoria scopre così che quella è la notte del Ballo dei Jellicle. Uno dopo l’altro, i gatti si presenteranno al loro capo, Old Deutoronomy (che in questa versione è una gatta con le fattezze di Judi Dench). Al termine del ballo, Old Deutoronomy deciderà a quale gatto consentire l’ascesa all’Heaviside Layer, il paradiso felino (tradotto nel film come Strato Ionizzante). Il fortunato o la fortunata avrà quindi la possibilità di rinascere in una seconda vita.

Grizabella la gatta randagia

Grizabella (Jennifer Hudson) in una scena del film

Tra i candidati c’è il grasso Bustopher Jones, la maestrina Jennyanydots, il gatto ferroviere Skimbleshanks, il giovane e spregiudicato Rum-Tum-Tugger e il vecchio gatto-attore Gus (Ian McKellen), che si crogiola nei ricordi della sua carriera teatrale giunta al declino. Ma anche il diabolico Macavity (Idris Elba), assieme alla sua sensuale complice Bombalurina (interpretata da Taylor Swift) ha intenzione di partecipare al ballo.

Quando i partecipanti cominciano a sparire uno dopo l’altro, toccherà a Victoria e al timido gatto prestigiatore Mr. Mistoffeeles (Laurie Davidson) risolvere la situazione nel giro di una notte…

Personaggi, interpreti e dietro le quinte

Nei trailer di Cats, i nomi di maggior rilievo fra gli interpreti sono quelli di Idris Elba nei panni del perfido Macavity e di Taylor Swift, che presta il volto alla sua compagna Bombalurina. Proprio la Swift, insieme a Andrew Lloyd-Webber, ha scritto fra l’altro l’unica canzone inedita del film. Il pezzo si intitola “Beautiful Ghosts” e ripercorre la storia di Victoria e il suo avvicinamento alla gatta randagia, Grizabella, che i Jellicle non vogliono frequentare in quanto “caduta in disgrazia”.

Idris Elba è Macavity in Cats (2020)

Il perfido Macavity è interpretato da Idris Elba nel nuovo film di Cats

Una partecipazione a Cats era stata offerta anche a Anne Hathaway (intensa Fantine in Les Miserables). Tuttavia, l’attrice rifiutò di prendere parte al progetto. Fra i papabili, poi scartati, anche Hugh Jackman.

Inevitabilmente molti degli attori che interpretano i Jellicle Cats provengono dal mondo del balletto e della danza classica; su tutti la protagonista Francesca Hayward. Le esibizioni coreografiche del corpo di ballo sono una delle caratteristiche del musical teatrale. Nonostante la presenza di professionisti, tuttavia, la versione cinematografica di Cats non ha brillato particolarmente sotto questo aspetto, come vedremo.

Per quanto riguarda la regia, Tom Hooper aveva già diretto l’adattamento di Les Miserables per il cinema nel 2012, oltre al film Il discorso del re (2012) e The Danish Girl, con Benedict Cumberbatch (2015).

Il musical di Andrew Lloyd-Webber

Abbiamo visto come Cats si basi sul musical omonimo di Andrew Lloyd-Webber.

La versione teatrale della storia presenta alcune differenze dal film. Su tutte il ruolo della protagonista, Victoria, che nello spettacolo teatrale è semplicemente una giovane Jellicle. Al contrario del film, infatti, il musical ha un impianto molto più “corale”. La scelta del gatto che ascenderà all’Heavyside Layer non è che il canovaccio per presentare i vari personaggi e le loro caratteristiche.

Questa scelta non è casuale. Infatti il musical si ispira alle poesie di T. S. Eliot nell’Old Possum Book of Practical Cats.

Cats, Il musical di Broadway

Cats, il musical di Broadway

Inoltre, il fim è molto più creativo per quanto riguarda le ambientazioni. In Cats di Tom Hooper l’azione insegue i protagonisti per le strade di una Londra notturna e crepuscolare. Vagabondando da uno scenario all’altro con la giocosa curiosità e la leggerezza spensierata dei gatti, appunto.

Il musical debutta nel 1981, ma la versione universalmente più diffusa, conosciuta e amata rimane quella del 1998.

Spesso viene rappresentato nella versione integrale sui palcoscenici di tutto il mondo. Tuttavia, almeno in Italia, esiste un adattamento in lingua italiana a cura della Compagnia Della Rancia, che ha debuttato al Teatro Sistina di Roma nel 2009.

Niente CGI, siamo gatti; perché Cats non funziona

Cats, come abbiamo visto, vanta un cast di professionisti del mondo dello spettacolo, un precursore cult e un comparto tecnico di tutto rispetto.

Eppure la pellicola non convince. Non ha convinto i critici al momento della sua uscita negli States, ed è stato generalmente accolto con freddezza dal pubblico. Ma perché Cats non funziona come dovrebbe?

In primo luogo proprio per gli effetti speciali, che dovrebbero arricchire il film e conferirgli un tono spettacolare e onirico. Purtroppo, in questo caso la CGI appiattisce esageratamente l’espressività dei personaggi, con poche eccezioni; si salvano, su tutti, Mr. Mistoffeeles e Grizabella. Per molti spettatori e critici, un passo falso nella uncanny valley. Il confronto con il trucco da gatti della versione teatrale del 1998 è impietoso.

La CGI esagerata in Cats

Un uso eccessivo di CGI rende le espressioni dei personaggi poco incisive

Ma soprattutto non convincono i movimenti e quelle che dovrebbero essere le acrobazie dei Jellicle. Perché Cats ha sempre fatto della spettacolarità delle coreografie il suo piatto forte. Gatti che corrono, rimbalzano, si appollaiano, planano, saltano, veloci come lucertole in un ballo scatenato.

Al contrario, il film di Tom Hooper riprende certe trovate della CGI dei primi anni 2000, con slow motion e movimenti legnosi oppure troppo plastici e innaturali. Manca il dinanismo, la verve frizzante, la colorata spensieratezza che ha sempre contraddistinto i gatti Jellicle sul palco.

Il film ha alcune idee di fondo abbastanza interessanti (su tutte il dolce rapporto che si instaura fra Victoria e Mistoffeeles, o la rivolta dei prigionieri di Macavity). Purtroppo nessuno di questi spunti viene davvero approfondito.

Le canzoni in lingua originale sono ben eseguite, ma forse sarebbe stato preferibile un adattamento italiano. Infatti i dialoghi parlati sono veramente ridotti all’osso e ciò contribuisce a estraniare ancora più lo spettatore italiano, che non riesce a calarsi nella vicenda o ad affezionarsi ai personaggi (esclusa forse Victoria).


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