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Toy Story 4: il ritorno dei giocattoli animati

Toy Story 4
Toy Story 4

Nelle sale dal 26 giugno l’ultimo capitolo della saga Disney più amata da tutti: Toy Story 4. Tutto parte da un’idea del 1988 in cui alcuni giocattoli prendono vita quando non vengono visti, il cortometraggio della Pixar intitolato Tin Toy.

Così nel 1995 John Lasseter dirige il primo cartone sviluppato interamente in computer grafica. A produrlo è la Pixar, casa di produzione statunitense, mentre a distribuirlo è la Walt Disney Pictures.

Ma facciamo un breve ripasso dei precedenti capitoli per prepararci a questa nuova avventura appena uscita nelle sale.

Toy Story – Il mondo dei giocattoli

Racconta la storia del cowboy Woody, il giocattolo preferito da Andy (un bambino con molta fantasia) e dell’incontro con Buzz. Buzz è un nuovo giocattolo super accessoriato, pieno di luci e suoni, mentre Woody è un pupazzo di pezza con solo un piccolo amplificatore che riproduce alcune frasi.

Toy story - Il mondo dei giocattoli

Toy Story – Il mondo dei giocattoli

Da subito c’è competizione tra i due, tanto che Woody escogita un piano per sbarazzarsi di Buzz. Ma quando il piano funziona fin troppo bene, Woody decide di salvare il nuovo giocattolo e comincia un’incredibile avventura fatta di amicizia e solidarietà.

La trama parla anche di temi come il senso di abbandono, la scarsa fiducia in  e il senso di famiglia allargata.

Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa

Il secondo film, sempre diretto da John Lasseter e prodotto dalla Pixar è del 1999. Andy si è trasferito e ha ricevuto nuovi giocattoli in regalo, possiamo così conoscere nuovi personaggi come Jessie e il tenerissimo Bullseye. Woody e Buzz conosceranno anche alcune Barbie, l’imperatore Zurg (acerrimo nemico di Buzz) e addirittura un falso Buzz.

Tutto ha inizio quando Woody viene per sbaglio venduto ad un collezionista. Conoscerà così tutti gli interpreti della serie animata da cui nasce, mentre i suoi amici faranno di tutto per salvarlo.

Toy Story 3 – La grande fuga

Toy Story ha avuto molto successo non solo alla fine degli anni 90, ma la sua fama è rimasta indiscussa per molti anni. Questo ha permesso di realizzare nel 2010 il terzo capitolo della saga.  Diretto questa volta da Lee Unkrich è sempre prodotto dalla Pixar Animation Studios.

In questo episodio scopriamo che Andy, ormai grande, non utilizza più i suoi giocattoli. Si sta preparando ad andare al college, così riempie dei sacchi per buttare le sue vecchie cose. Ma la mamma di Andy si sbaglia e getta nella spazzatura il sacco dei giochi da mettere in soffitta.

I giocattoli riescono fuggire e pensando che Andy non li voglia più, decidono di unirsi a Barbie entrando nella scatola destinata alla scuola materna. Lì scoprono un mondo in cui a comandare è Lotso un orso dittatore, che usa politiche scorrette e fa solo i suoi interessi.

Toy Story 4

Dal 2010 incredibili vicissitudini hanno accompagnato il progetto del quarto capitolo: dall’allontanamento di Lasseter (e forse dall’intera Pixar), all’abbandono dei due sceneggiatori Jones e McCormack.  Ma finalmente a metà 2019 è arrivato nelle sale.

Toy Story 4

Locandina Toy Story 4

Woody e Buzz e tutti i vecchi e nuovi giocattoli di Andy sono stati donati alla piccola Bonnie. Lei ama i giocattoli e li tratta bene, ma gioca poco con Woody, nonostante questo anche lui le vuole molto bene.

La bambina un giorno realizza Forky, utilizzando una forchetta di plastica vecchia. Questo fa sì che Forky non creda in se stesso e decida di abbandonare il gruppo pensando di essere solo spazzatura.  Woody però vuole ritrovarlo e inizia così questa nuova avventura.

Dove ritroverà anche la sua vecchia fiamma Bo Peep (presente nel primo capitolo), completamente cambiata. Infatti in questo film scopriamo nuove figure femminili forti e d’azione, la sceneggiatrice Stephany Folsom ha cercato di svincolarsi dal “principio di puffetta“. La consuetudine per la quale basta un personaggio femminile a rappresentare tutte le donne.

Ma la trama però non si esaurisce qui, lasciando aperta una domanda (chissà forse per permettere la creazione di un ulteriore capitolo?): si può vivere anche senza l’amore di un bambino?


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